Capitolo 2: Spettacoli
SHOW TIME
Dove c’è un palco e delle quinte c’è uno show. La piazza, il teatro, il grande spazio diventano il tendone da circo, quel luogo magico dove realtà e illusione fanno a botte. E la prima soccombe.
Un saltimbanco con la bombetta vi farà credere che nel suo cappello vive un mondo, che i fiori nascono nei taschini del gilet e che in bocca ognuno di noi ha chilometri di fili colorati. Sarete certi che palle di fuoco roteano di fronte alla vostra faccia mosse dalla sola forza del pensiero e che quel tipetto secco come un chiodo sia l’incarnazione simultanea di Totò, Franco e Ciccio, Buster Keaton e Stanlio e Onlio.
Scoprirete che per parlare basta il corpo e che le parole sono un di più. Crederete a un mondo e quel mondo vi accoglierà. Vi ritroverete con una tonaca da prete addosso a pregare che il gioco riesca, o con un casco da muratore per scongiurare che qualcosa vi caschi sulla chierica. E la risata sguaiata fa pari e patta con l’occhio spalancato dallo stupore. “Perché ve lo faccio vedere cosa so fare, ma prima giochiamo un po’”.